Se è vero che il (buon)giorno si vede dal mattino, forse dovremmo farci un paio di domande su questo 2019 che è appena cominciato.
Nell’ordine, sparso:
– c’è chi si è ritrovata a metà di una pista nera, molto nera, e non sapeva come scendere. In un impeto di orgoglio ha cacciato tutti e si è trovata sola, in lacrime, su una pendenza del 76% maledicendo tutto e tutti e inviando messaggi di commiato alle amiche lontane;
– c’è chi si è ritrovata a metà di un sentiero di montagna, ripido e scosceso, a dover superare un burrone con un passaggio largo dieci centimetri, lastra di ghiaccio compresa, pensando che di nove non sarebbero rientrati tutti; non ha maledetto tutto e tutti e non ha inviato messaggi di commiato alle amiche lontane solo perché era troppo impegnata a trovare una soluzione per sopravvivere;
– nel mentre che le Girls sopravvivevano alla montagna feroce, l’impianto di riscaldamento di casa decideva di entrare in sciopero: al loro rientro i pinguini avevano allegramente invaso casa, fino a quando Pilippo l’idraulico, cinque giorni dopo, non ha risolto il problema;
– dopo oltre un anno, le Girls sono riuscite a convincere il proprietario di casa che forse l’odore di tartufo che si percepiva in camera non era propriamente una cosa salutare e che fosse il caso di dare un’occhiatina dietro all’armadio a sei ante incassato nel muro. Ora, non so se avete presente cosa e quanto può contenere un armadio a sei ante di una Girl. Vi dico solo che per svuotarlo sono serviti due giorni, sette scatole, tre stand appendiabiti, due borsoni e un divano per appoggiarci quello che rimaneva. Svuotato l’armadio sono riusciti a smontarlo e a spostarlo un po’ dal muro, giusto quello che serviva per scoprire di avere una simpatica muffa come coinquilina. Occupa un sacco di spazio e non ha mai pagato l’affitto. Ora che ci siamo presentate ci sta pure antipatica. Il risultato è una camera inagibile e vestiti ovunque;
– La Girl senza camera è stata ospitata dall’altra Girl, che nella notte ha manifestato un virus intestinale con tanto di febbre; al che si è valutato che forse è il caso di trovare un albergo;
– in tutto questo si è dovuto anche svuotare lo sgabuzzino per capire da dove arrivi una perdita d’acqua. Ora in salotto a fianco ai vestiti in pailletes possiamo trovare scope, spazzoloni e un trapano mai utilizzato. Tolta la botola abbiamo quindi scoperto di avere un pozzetto in casa, ben nascosto. No, non Renato. Intendo un buco profondo e scuro pieno di acqua. E chissà che cos’altro: coccodrilli? Un sub? Un cadavere coi calzini?
Non è nemmeno metà gennaio … ed è tutto sotto controllo… è tutto sotto controllo. Se lo ripetiamo tutti insieme a voce alta forse riusciamo a convincerci.
p.s. la parte bella bellissima (c’è sempre una parte bella bellissima) è che una delle Girl ha raggiunto un traguardo importante, con tenacia e perseveranza. E tanto basta a redimere già questo 2019.